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Che cosa è l'ingegneria sociale?
L'ingegneria sociale, o social engineering, è l'arte di manipolare le emozioni e la fiducia umane per ottenere l'accesso non autorizzato a informazioni o sistemi. Che si tratti di telefonate, messaggi di testo, campagne di phishing o richieste di persona, gli aggressori che usano l'ingegneria sociale colpiscono le debolezze umane, creando scenari ingannevoli che "sembrano" reali e autentici. Presentandosi in modo convincente, inducono individui ignari a intraprendere azioni che compromettono la sicurezza.

Come funziona l'ingegneria sociale
L'ingegneria sociale fa leva sulle vulnerabilità umane anziché sui difetti dei software, e gli aggressori adattano le proprie tecniche sulla base di schemi comportamentali. Una volta individuato un obiettivo, che sia una persona fisica o un'organizzazione, gli utenti malintenzionati raccolgono informazioni, come numeri di telefono, indirizzi e-mail o persino dettagli dai social media, per scoprire le abitudini e le relazioni sociali della vittima. Grazie a queste informazioni, mettono in atto calcolate tattiche di ingegneria sociale volte a conquistare la fiducia dei malcapitati e indurli a prendere decisioni rischiose.
Approfittando di abitudini ed empatia, gli aggressori instaurano rapidamente un rapporto di fiducia con le vittime e le inducono a prendere decisioni rischiose, mentre queste sono ignare delle minacce incombenti.
Le fasi di un attacco di ingegneria sociale
- Sorveglianza e ricerca: gli aggressori raccolgono informazioni di base (ad esempio aggiornamenti sui social e indirizzi e-mail) per scoprire le abitudini e la rete di contatti delle loro vittime.
- Contatto iniziale e rapporto: l'aggressore si spaccia per qualcuno di cui la vittima si fida, magari un collega o un'autorità, per instaurare la sua credibilità e sviluppare un senso di fiducia.
- Manipolazione e richiesta: dopo aver ottenuto un certo grado di fiducia da parte della vittima, l'aggressore richiede di inviare dati sensibili o intraprendere azioni rischiose, come cliccare su un link, con il pretesto dell'urgenza o della legittimità.
- Escalation e sfruttamento: una volta che la vittima ha acconsentito alle richieste, gli aggressori possono installare malware, rubare altri dati o continuare ad accedere al sistema compromesso senza impedimenti.
Tipi di attacchi di ingegneria sociale
L'ingegneria sociale comprende un'ampia gamma di attacchi basati sull'inganno, ognuno dei quali sfrutta una prospettiva specifica per manipolare la mente umana. Dai tentativi altamente sofisticati, destinati a colpire obiettivi specifici di alto valore, agli attacchi di massa, che si concentrano invece sul volume, tutte queste strategie hanno una cosa in comune: fanno leva sulla fiducia, sulle emozioni e persino su un pizzico di paura. Di seguito sono riportati quattro esempi delle tipologie di ingegneria sociale presenti oggi:
- Truffe di phishing: gli aggressori inviano e-mail o messaggi fraudolenti che sembrano legittimi, spesso inducendo le vittime a fare clic su un link ingannevole o a divulgare dati personali. Spesso questi messaggi presentano marchi o loghi per imitare istituzioni affidabili, come banche o aziende tecnologiche.
- Vishing: il vishing, o phishing vocale, è una forma di ingegneria sociale in cui i criminali informatici utilizzano chiamate vocali per impersonare individui o organizzazioni di fiducia e indurre le vittime a rivelare informazioni sensibili, come password o dati finanziari.
- Compromissione della posta elettronica aziendale (Business Email Compromise, BEC): i criminali informatici si spacciano per dirigenti di alto livello o partner commerciali per richiedere bonifici bancari o documenti sensibili con il pretesto dell'urgenza. Spesso capita che il dipendente, ignaro e desideroso di compiacere un capo o un cliente importante, acconsenta senza esitare.
- Water holing: gli aggressori identificano i siti web frequentati da un gruppo specifico (come i dipendenti di una certa organizzazione) e li infettano con malware. Compromettendo un sito di cui la vittima si fida, i criminali possono indurla con facilità a scaricare software dannosi in un contesto in cui si sente al sicuro.
- Impersonificazione: in questo metodo, l'aggressore si finge una persona fidata o una figura autorevole, come ad esempio un addetto dell'assistenza tecnica o un funzionario governativo. Di fronte a domande che apparentemente risultano legittime, la vittima potrebbe rivelare il proprio codice fiscale o altre informazioni private per "confermare la sua identità".
Gli obiettivi più comuni dell'ingegneria sociale
Gli aggressori prendono di mira i più inclini a collaborare o coloro che dispongono di un accesso critico a dati preziosi. Determinati settori, ruoli e fasce demografiche sono maggiormente a rischio per via della natura delle informazioni che gestiscono o della loro posizione all'interno di un'organizzazione. Ecco quattro esempi di rilievo:
- Personale sanitario: chi lavora in ospedali e cliniche ha un accesso illimitato alle cartelle cliniche, che spesso contengono codici fiscali e anamnesi personali dei pazienti. Per gli aggressori si tratta di un'opportunità estremamente redditizia, data la delicatezza e l'impatto che questi dati possono avere sulla vita delle persone.
- Personale finanziario: i dipendenti delle banche o dei reparti contabili sono target invitanti per gli attacchi di ingegneria sociale, in quanto possiedono importanti credenziali finanziarie che possono essere sfruttate per le frodi o i furti diretti.
- Assistenti amministrativi: gli amministratori gestiscono programmi, registri delle spese e una serie di altri dati che potrebbero aprire le porte a segreti aziendali più profondi. Sono spesso visti come canali per arrivare ai dirigenti, e questo li rende obiettivi interessanti per tentativi di infiltrazione.
- Ruoli esecutivi di alto valore: i vertici aziendali, i membri del consiglio di amministrazione o i direttori detengono il controllo su informazioni di vitale importanza per l'azienda. Quando i criminali si guadagnano la loro fiducia, possono potenzialmente autorizzare ingenti trasferimenti di fondi o divulgare documenti riservati.
- Fornitori/collaboratori terzi: i partner esterni con accesso al sistema o a dati sensibili vengono presi di mira in quanto spesso sono sottoposti a misure di sicurezza più deboli che offrono una via di accesso all'organizzazione principale.
Esempi concreti di ingegneria sociale
Nonostante le crescenti campagne di sensibilizzazione e l'adozione di misure di sicurezza sempre più avanzate, l'ingegneria sociale rappresenta una minaccia che continua a colpire bersagli di rilievo. Il progresso tecnologico ha permesso ai criminali di affinare le loro tecniche e di poter passare spesso inosservati finché non provocano danni ingenti. Ecco alcuni esempi di ingegneria sociale tratti da incidenti reali:
- Frode di deepfake vocale (vishing): gli aggressori hanno utilizzato uno strumento audio avanzato per impersonare la voce di un dirigente di alto livello in una telefonata e costringere un dipendente, convinto di agire con l'approvazione della dirigenza, a trasferire fondi su un conto fraudolento.
- Campagna di smishing: si tratta di messaggi di testo dolosi che imitano i dipartimenti dei trasporti, le autorità di controllo dei parcheggi, ecc., solitamente di un particolare ente o area geografica, chiedendo alle vittime di pagare per pedaggi non saldati.
- Spear phishing nel campo delle criptovalute: i criminali informatici hanno preso di mira un noto exchange di criptovalute inviando e-mail ai dipendenti e inducendoli a scaricare un software contenente malware nascosto. A seguito di questa infiltrazione, i dati dei clienti sono stati divulgati e sfruttati per furti di identità.
Conformità e impatto normativo
Gli attacchi di ingegneria sociale possono avere gravi ripercussioni legali per le organizzazioni che non riescono a proteggere adeguatamente i dati degli stakeholder. Le normative come il Regolamento generale sulla protezione dei dati (RGPD) nell'Unione Europea e il California Consumer Privacy Act (CCPA) negli Stati Uniti impongono rigidi obblighi in materia di protezione dati. La violazione di questi requisiti, sia a causa di pratiche di sicurezza inadeguate sia per ritardi nelle notifiche delle violazioni subite, può comportare pesanti sanzioni e danni irreparabili alla fiducia dei consumatori. Inoltre, i regolamenti più circoscritti, ma sempre più diffusi, come il New York Department of Financial Services Cybersecurity Regulation, spingono le aziende a dare priorità alla creazione di un'infrastruttura dedicata per la risposta agli incidenti.
Oltre alle sanzioni pecuniarie, le organizzazioni rischiano danni alla reputazione se vengono ritenute negligenti nel prevenire le intrusioni di ingegneria sociale. Gli aggressori potrebbero infatti accedere a informazioni aziendali vitali o raccogliere dati personali dei clienti, causando conseguenze di vasta portata che vanno oltre la mera perdita finanziaria. Sono state intentate cause legali contro aziende ritenute responsabili di aver esposto senza volerlo i dati dei clienti tramite meccanismi fraudolenti che hanno aggirato le protezioni di sicurezza previste. Gli enti regolatori aggiornano costantemente le proprie linee guida per far fronte alle minacce emergenti, e le aziende vengono incoraggiate a rimanere al passo in un contesto in continua evoluzione. Prendere sul serio la conformità significa non solo attenersi alla legge, ma riconoscere che le solide misure di sicurezza informatica e la capacità di difendersi dall'ingegneria sociale sono fondamentali per la stabilità a lungo termine.
Prevenzione dell'ingegneria sociale
Per proteggersi dagli attacchi di ingegneria sociale è necessario adottare un atteggiamento proattivo e riconoscere fermamente che chiunque può essere potenzialmente un bersaglio. Molte delle migliori misure di difesa ruotano attorno alla formazione dei dipendenti e alla promozione di una cultura di consapevolezza continua in materia di sicurezza informatica. Ecco quattro best practice per mitigare questi rischi:
- Formazione per aumentare la consapevolezza in materia di sicurezza: è fondamentale istruire i membri del team e dotarli delle competenze necessarie per riconoscere le tecniche di ingegneria sociale, mostrando loro scenari concreti in modo che riescano riconoscere gli indizi delle manipolazioni, come indirizzi incongruenti dei mittenti o richieste insolite che sollecitano un'azione immediata.
- Filtri antispam e verifica dell'e-mail: implementa filtri avanzati per intercettare le e-mail dannose e le truffe di phishing prima che raggiungano le caselle di posta. Utilizzare inoltre strumenti di verifica integrati per assicurarti che i messaggi in entrata provengano da fonti attendibili.
- Autenticazione multifattoriale: implementa più livelli di sicurezza, come codici monouso inviati a un'app di autenticazione, prima di concedere l'accesso alle applicazioni aziendali critiche. Una singola password rubata diventa molto meno dannosa quando deve superare diverse misure di verifica.
- Controllo segmentato degli accessi: per impedire a un singolo account compromesso di avere una portata illimitata. Inoltre, applica rigorosamente il principio dei privilegi minimi, in modo tale che i dipendenti possono accedere solo ai dati e alle risorse necessarie per il loro ruolo.
Il ruolo della GenAI nell'ingegneria sociale
L'intelligenza artificiale generativa (GenAI) sta trasformando il panorama dell'ingegneria sociale, riducendo drasticamente le competenze che gli aggressori devono avere per riuscire a creare attacchi altamente personalizzati. Grazie a modelli linguistici avanzati, in grado di riprodurre qualità umane come empatia, tono e stile, gli aggressori riescono facilmente a personalizzare i messaggi per entrare in sintonia con i loro bersagli. Gli strumenti di scraping dei social media consentono inoltre di immettere una grande quantità di dati personali nei sistemi di GenAI, ottenendo e-mail impeccabili o simulazioni vocali che si integrano perfettamente nelle comunicazioni quotidiane. Da campagne di phishing personalizzate a impersonificazioni altamente realistiche, gli attacchi basati sulla GenAI stanno portando la sofisticatezza dell'ingegneria sociale a nuovi livelli.
Oltre alle e-mail e ai canali testuali, gli aggressori utilizzano la GenAI anche per generare contenuti audio o video di deepfake altamente convincenti, rafforzando la propria credibilità e aumentando l'impatto delle loro truffe. Questa evoluzione consente di realizzare telefonate o dirette streaming convincenti che sfruttano in modo più efficace la fiducia umana. Man mano che le difese migliorano,
anche le capacità degli attacchi basati sull'AI si affinano, dando vita a un campo di battaglia in rapida evoluzione in cui anche gli utenti più cauti possono essere ingannati. In definitiva, la GenAI fornisce agli aggressori un set di tattiche in continua espansione, rendendo le misure di sicurezza proattive e la formazione continua per aumentare la consapevolezza ancora più critiche per ogni organizzazione.
Il futuro delle minacce di ingegneria sociale
Gli attacchi stanno diventando sempre più subdoli, e combinano tattiche tradizionali con tecnologie emergenti. L'intelligenza artificiale (AI) viene sfruttata per migliorare la velocità, la portata e il realismo delle campagne di impersonificazione, come dimostra la diffusione dei deepfake in formato audio e video. Gli aggressori ora riescono a clonare la voce di una persona di cui la vittima si fida, aggiungendo un nuovo e potente livello alle classiche telefonate e alle truffe via e-mail. Questa evoluzione richiede una maggiore attenzione da parte degli utenti, in quanto anche i più esperti di tecnologia possono farsi ingannare da simulazioni pressoché perfette.
Altrettanto preoccupante è la crescente attenzione rivolta all'automazione, che consente ai criminali informatici di lanciare elaborati attacchi di spear phishing o di ingegneria sociale alla velocità della luce. Sfruttando tempestivamente le vulnerabilità appena scoperte nei software o nelle piattaforme più diffuse, gli aggressori ora possono cambiare rapidamente obiettivo e adattare la loro metodologia. Questo ambiente dinamico implica che le organizzazioni non possono fare affidamento esclusivamente su difese statiche come i firewall o la protezione degli endpoint. Devono invece porre l'accento su strategie flessibili e adattive in grado di combinare l'analisi basata sull'AI con la supervisione umana.
Guardando al domani, i confini tra il mondo fisico e quello digitale saranno sempre più labili, con gli aggressori che trasformeranno tutto in un'arma, dalla realtà aumentata ai sistemi integrati nei dispositivi IoT. In un contesto futuro, le persone potrebbero essere esposte a manipolazioni altamente credibili, sviluppate tramite l'integrazione di dati in tempo reale e di contenuti generati artificialmente. Per mantenere una solida strategia di sicurezza non sarà sufficiente solo adottare tecnologie migliori, ma risulterà fondamentale anche instaurare una cultura fondata sullo scetticismo e sulla collaborazione interfunzionale che favorisca la resilienza di fronte a minacce in continua evoluzione.
Il ruolo dello zero trust nella prevenzione degli attacchi di ingegneria sociale
Un'architettura zero trust offre un approccio trasformativo alla sicurezza informatica, in cui ogni interazione viene trattata come potenzialmente ostile. Anziché concedere l'accesso generalizzato alla rete, una volta che l'utente viene autenticato, il modello zero trust impone una convalida continua di identità, contesto e profilo di sicurezza. Questa strategia riduce drasticamente la possibilità che un intruso si sposti lateralmente all'interno di una rete dopo aver ingannato un bersaglio ignaro. Il risultato è una soluzione di sicurezza che rimane efficace anche se si verifica una violazione che prende di mira le vulnerabilità umane.
All'interno di questo modello, la microsegmentazione aumenta ulteriormente la resilienza contro gli attacchi di ingegneria sociale. Agli aggressori è impedito di passare da un endpoint compromesso all'altro grazie a zone isolate e circoscritte. Insieme al monitoraggio in tempo reale, le organizzazioni riescono a rilevare rapidamente le anomalie indicative di comportamenti dannosi, come tentativi ripetuti di accesso o trasferimenti di dati sospetti. Di conseguenza, il modello zero trust non elimina del tutto l'errore umano, ma ne limita notevolmente i danni.
I fornitori che promuovono lo zero trust si impegnano a perfezionare questa architettura con le informazioni ottenute dalle minacce esistenti, dando sempre più importanza all'analisi dei comportamenti degli utenti e ai controlli dinamici del contesto. Talvolta i critici sostengono che questo livello di controllo può rallentare la produttività, ma le soluzioni emergenti hanno l'obiettivo di trovare un sano equilibrio tra sicurezza ed efficienza. Mentre il panorama delle minacce di ingegneria sociale continua a espandersi, in particolare con l'impersonificazione avanzata e gli schemi basati sull'AI, lo zero trust si distingue come una delle misure di sicurezza più concrete per proteggere le organizzazioni e i loro dipendenti.
La prevenzione degli attacchi di ingegneria sociale secondo Zscaler
Zscaler offre una protezione completa contro l'ingegneria sociale grazie alla sua piattaforma basata sull'AI, Zero Trust Exchange, e a funzionalità costanti di rilevamento e risposta alle minacce dirette all'identità (ITDR) che consentono di affrontare direttamente le vulnerabilità evidenziate nelle difese perimetrali tradizionali. La nostra innovativa architettura zero trust riduce al minimo la superficie di attacco e blocca proattivamente le minacce, neutralizzando i tentativi di phishing e altri attacchi basati sulle credenziali prima che possano compromettere le identità o aumentare i privilegi.
Grazie al monitoraggio continuo e in tempo reale delle configurazioni delle identità, le autorizzazioni rischiose e le minacce legate all'identità, Zscaler garantisce il rilevamento e la correzione tempestiva degli attacchi di ingegneria sociale, come il phishing, la compromissione della posta elettronica aziendale e il furto delle credenziali. Grazie all'applicazione integrata delle policy, alla valutazione dei rischi supportata dall'AI e a una solida gestione dell'igiene digitale, le organizzazioni possono mitigare con sicurezza le minacce basate sull'identità, ottenendo:
- Riduzione della superficie di attacco, rendendo le applicazioni invisibili agli utenti non autorizzati e mitigando notevolmente il rischio di subire tentativi mirati di phishing e di impersonificazione.
- Rilevamento in tempo reale delle minacce basate sull'identità, identificando le credenziali compromesse e le attività dannose progettate per far leva sulla fiducia dei dipendenti.
- Eliminazione del movimento laterale, collegando direttamente gli utenti solo alle applicazioni di cui hanno bisogno e impedendo agli aggressori di aumentare i privilegi dopo una violazione.
- Correzione rapida delle configurazioni rischiose delle identità, con avvisi intuitivi e indicazioni pratiche che rafforzano le difese umane dell'organizzazione.
Richiedi una dimostrazione oggi stesso per scoprire come Zscaler può rafforzare le tue difese contro le minacce di ingegneria sociale.
Scopri ed esplora le risorse
Fai attenzione a campanelli di allarme come richieste urgenti, tentativi di ottenere informazioni sensibili o offerte inattese. Verifica sempre l'identità del mittente prima di condividere dati personali o finanziari.
Se sospetti un tentativo di ingegneria sociale, evita di rispondere o di fornire informazioni. Segnala l'incidente al team IT, al team responsabile della sicurezza della tua organizzazione o all'autorità competente e, se possibile, blocca il mittente.
Adotta un atteggiamento vigile, utilizzando password complesse e autenticazione a più fattori e verificando le richieste di informazioni sensibili. Aggiorna regolarmente le tue competenze sulla sicurezza informatica e pensa in modo critico prima di fare clic su un link, scaricare un file o condividere i tuoi dati personali.
L'ingegneria sociale manipola gli individui al fine di indurli a rivelare informazioni sensibili o eseguire azioni. Il phishing è un sottoinsieme dell'ingegneria sociale, che utilizza e-mail, messaggi o siti web ingannevoli per indurre le vittime a condividere le proprie credenziali o i propri dati finanziari o a fare clic su link dannosi.
Social engineering is effective because it exploits human emotions such as trust, fear, greed, or curiosity instead of relying solely on technical vulnerabilities. Attackers can manipulate people into revealing sensitive information or taking harmful actions by preying on their natural tendencies and behaviors.
